Tonsille : Perchè , quando e se Operare

Le tonsille sono organi costituiti da tessuto linfatico che si trovano nel cavo orale, nella faringe (in questo caso prendono il nome di adenoidi) e dietro la base della lingua.
La loro funzione è quella di proteggerci dalle infezioni, poiché fanno parte del sistema difensivo immunitario delle prime vie aeree.
L’intervento di rimozione delle tonsille adenoidi si chiama adenotonsillectomia, ed è uno degli interventi chirurgici più frequenti in età pediatrica.
In Italia se ne effettuano circa 50.000 all’anno.
L’approccio chirurgico per la rimozione delle tonsille e adenoidi nel corso degli anni è cambiato.
Grazie a un miglioramento delle conoscenze sulla patologia adenotonsillare e delle capacità diagnostiche è stato ridiscussa l’utilità del trattamento chirurgico nei bambini.
Il principale e più frequente motivo per cui si ricorre all’intervento chirurgico è l’aumento del volume delle tonsille e/o delle adenoidi (ipertrofia), che può determinare l’ostruzione delle vie respiratorie e causare nel bambino disturbi respiratori durante il sonno.
I disturbi respiratori del sonno in età pediatrica comprendono diversi quadri respiratori anomali, che si manifestano con sintomi vari, a partire dal semplice russamento con aumento degli sforzi respiratori fino ad una condizione in cui il bambino respira male e può presentare apnee (condizione denominata “sindrome delle apnee ostruttive del sonno” ovvero“OSAS=Obstructive Sleep Apnea Syndrome”).
Nella popolazione pediatrica il russamento primario e l’OSAS hanno una prevalenza del 3-12% e dell’1-5% rispettivamente.
Alcuni recenti studi dimostrano un’associazione significativa tra l’OSAS e la presenza di una serie di disturbi e di patologie sistemiche, quali deficit dell’accrescimento, disturbi cognitivi e neuropsicologici, alterazioni comportamentali e problemi cardiovascolari, obesità.
Sebbene questo aspetto sia ancora dibattuto, diversi studi scientifici suggeriscono che la diagnosi precoce ed il trattamento dell’OSAS migliorano la funzione respiratoria con conseguenze sulle potenzialità cognitive e sociali a lungo termine, sulle performance scolastiche e sulla qualità della vita.
In passato, la diagnosi dei disturbo respiratorio del sonno in età pediatrica era basata unicamente sull’anamnesi e sull’esame clinico, con riferimento soprattutto alla dimensione di tonsille ed adenoidi.
E’ stato tuttavia ampiamente dimostrato che la dimensione di tonsille e adenoidi non rispecchia il grado di disturbo respiratorio durante il sonno: vi sono infatti bambini con adenoidi e tonsille piccole ed importanti difficoltà respiratorie notturne e viceversa bambini con adenoidi e tonsille grandi che non hanno nessun problema respiratorio.
Vi sono inoltre bambini nei quali persistono i disturbi respiratori del sonno anche dopo l’intervento di adenotonsillectomia.
La diagnosi e l’indicazione alla chirurgia non dovrebbero dunque basarsi su giudizi prevalentemente anatomici, ma devono includere anche esami e misure oggettive che analizzano la funzione respiratoria.
Studiando i disturbi in modo più corretto e più completo e si ottengono delle previsioni più precise riguardo al beneficio che si otterrà dall’intervento chirurgico.
Si limitano gli interventi non strettamente necessari e conseguentemente i rischi ad essi connessi, e non si fa aspettare chi invece ne ha un reale e urgente bisogno.
Bisogna sempre e comunque affidarsi a specialisti del settore che sanno giudicare come e quando è davvero necessario intervenire chirurgicamente.
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